di MATTEO CORSINI
In questo torrido agosto capita di leggere notizie che farebbero ridere se non ci fossero di mezzo milioni di euro a carico dei pagatori di tasse. All’inizio della pandemia, a marzo 2020, la Regione Lombardia commissionò in fretta e furia 18 milioni di mascherine a un’azienda che produceva pannolini. Le mascherine erano a tutti gli effetti dei pannolini modificati.
Già il fatto di coprirsi il viso con un prodotto originariamente progettato per contenere feci e urina dovrebbe suscitare qualche perplessità . Ma il problema principale è che quelle mascherine risultavano particolarmente fastidiose e del tutto inadatte a essere utilizzate da chi porta gli occhiali. Di conseguenza, circa la metà dei 18 milioni di pezzi ordinati è rimasta inutilizzata, che a 45 centesimi più IVA pe rogni pezzo fanno milioni di euro buttati.
La Procura di Milano non ha ritenuto contestabile alcun reato, ma ha trasmesso gli atti alla Corte dei Conti, per la valutazione dellâ