di STEFANO MAGNI
Nove maggio: nel giorno della Vittoria della Seconda Guerra Mondiale, la Russia di oggi si avvia a diventare una gerontocrazia, proprio come fu l’Unione Sovietica negli anni ’80. Vladimir Putin si è insediato domenica come presidente, per il suo terzo termine. Dmitri Medvedev, che ha tenuto il suo posto “in caldo” in questi quattro anni, è il “nuovo” Primo Ministro. I due vertici del Cremlino si sono letteralmente scambiati i ruoli, con una cerimonia blindata, durante la quale quasi mezzo migliaio di membri dell’opposizione (decine anche oggi) sono stati arrestati per non disturbare le celebrazioni ufficiali. Considerando che Putin, quando era Primo Ministro ha avallato la proposta di Medvedev per prolungare il termine del mandato presidenziale da 4 a 6 anni, il suo ruolo scadrà solo nel 2018. E sarà pronto per una rielezione per un quarto mandato: potrà governare fino al 2024, quando sarà un ultra-settantenne. Come Brezhnev e Chernenko, simboli
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