di ROMANO BRACALINI
Grandi manovre d’autunno e sono i politicanti di mestiere, Fini, Casini, Pisanu, Della Vedova, Buttiglione, antichi reperti cangianti, passati per tutte le convenienze di partito, forse con gli esordienti Montezemolo, Marcegaglia e Giannino, a inventarsi un futuro di sopravvivenza nello scenario con rovine della vecchia partitocrazia italiana. La seconda repubblica è virtualmente finita con lo scandalo alla Regione Lazio e con sei altri consigli regionali indagati per uso disinvolto di denaro pubblico, da Nord a Sud. La prima repubblica era caduta vent’anni prima sotto i colpi della magistratura. La seconda è crollata sotto l’ondata di sdegno popolare. C’è il fuggi fuggi generale che segue la barca che affonda. Siamo alla caricatura del vecchio travestito da nuovo. Si conferma un vecchio artifizio della peggiore tradizione italiana. La politica deve cambiare perché nulla cambi. C’è solo il desiderio di restare a galla. Fini, Casini, Buttiglione, Pi
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