di PIETRO AGRIESTI
La pretesa di parlare di prezzi sostituendo all'economia la morale, di ribattere a ogni ragionamento con un'accusa di egoismo, insensibilità e mancanza di empatia, e il sentirsi per questo moralmente superiori. Non è sensibilità, bontà, empatia, generosità, altruismo, senso di giustizia. È un atteggiamento presuntuoso, ignorante, bigotto, moralista, onanista, controproducente e pericoloso.
E tradotto in termini di teoria economica e politica è la richiesta di passare da un sistema capitalista e di mercato, dove esistono i prezzi in senso proprio, a un sistema anticapitalista, di economia pianificata, non esistono i prezzi, ma i "prezzi" fissati su basi politiche, ideologiche e moraliste.
Ed è una ricetta per il disastro, l'impoverimento e la miseria. Non per ampliare la disponibilità e l'accessibilità di beni e servizi. Non per ridurne i prezzi. Non per averne in abbondanza.
La storia dell'umanità ha visto aumentare moltissimo la popolazione e