di GIANLUIGI LOMBARDI CERRI
In Italia e, particolarmente nel Sud, si fa sempre più grave la disoccupazione giovanile. E’ una situazione assolutamente insanabile in tempi brevi? Non crediamo!
Ci sono alcune considerazioni da fare. Anzitutto, i giovani dovrebbero mettersi in testa una cosa, valida in tutti i tempi ed in tutte le condizioni di mercato del lavoro: una laurea non è una patente a vita di superiorità. Una laurea è solamente uno strumento che garantisce al titolato una carta da giocare. E’ abile nel giocarla? Se si, progredisce e fa carriera, se no vale zero.
Purtroppo, specie nel Sud Italia si sente dire nelle interviste, e si legge sui giornali, che chi ha studiato “ha diritto" ad un posto corrispondente al suo titolo di studio. Chi ha studiato ha gli stessi diritti di chi non ha studiato. Nella vita studiare non è obbligatorio. E’ obbligatorio avere voglia di lavorare. Occorre inoltre che i giovani affannati a conseguire un qualsiasi titolo di studio
Comments are closed.