di ALBERTO GUIDORZI
In Germania gli studenti dell’Università di Osnabrück hanno fatto un sondaggio privato. Si sono messi davanti ad un supermercato ed hanno chiesto su quali basi facevano le loro scelte di acquisti alimentari gli avventori. Le risposte più comuni sono state che acquistavano di preferenza: biologico, regionale e stagionale. Diremmo che tutti si sono adeguati a non scostarsi troppo dal “pensare correttamente” che oggi impera. Solo che i sondaggisti, senza avvisare gli intervistati, hanno poi visionato i carrelli della spesa all’uscita ed hanno constatato che nell’85% dei carrelli gli acquisti non rispettavano per nulla le intenzioni iniziali.
Gli acquisti fatti erano dettati unicamente dal minor prezzo possibile. Insomma l’indottrinamento ricevuto da social e media li induceva addirittura a mentire a sé stessi. Di fronte a questi comportamenti si pone il problema di come la realtà produttiva agricola si deve orientare. La situazione della Germania