di ROBERTO COLOMBO
Nella storia della Lega Nord una parte importante l'avrà la "Notte delle scope", iniziativa della primavera 2012 con la quale diversi militanti leghisti chiesero la rimozione di parte dello stato dirigente leghista allora vigente, per via degli scandali che montavano in quel periodo. Dal punto di vista mediatico, la serata è stata un successo: chiaro il messaggio lanciato, ampia e sentita la partecipazione; dal lato pratico era impossibile fare di più in quanto a cambio effettivo dei vertici, ma questo era già implicito nella simbologia scelta: chi svolge lavori domestici sa che ci sono angoli della casa dove con la scopa non basta per pulire e migliaia di persone che brandiscono l'aspirapolvere non è fattibile. Roberto Maroni ha fatto quanto poteva: nel suo libro "Il mio Nord" aveva indicato come tappa d'arrivo della sua segreteria le elezioni regionali del 2015, quando la Lega Nord sarebbe dovuta diventare forza egemone del settentrione e costruire la macro
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