di MATTEO CORSINI
“Noi proponiamo fra le altre cose meno tasse (nessuna tassa sulla prima casa, nessuna imposta di successione e nessuna tassa sulla prima automobile), meno Stato (no all'oppressione fiscale, all'oppressione burocratica, all'oppressione giudiziaria), meno Europa con una seconda moneta nazionale, no bail in per le banche, no alle politiche di austerità che ci hanno affossato e sono un frutto miope delle burocrazie europee. Proponiamo una pensione minima di 1.000 euro per tredici mensilità, proponiamo una pensione per le nostre mamme che dopo una vita di lavoro e di sacrifici hanno diritto ad una vecchiaia serena e dignitosa”. Per l’ennesima volta Silvio Berlusconi promette meno tasse. A parte il fatto che credo sia legittimo chiedersi per quale motivo queste promesse dovrebbero avere più probabilità di essere mantenute oggi rispetto alle volte precedenti, non avrei nulla in contrario, in linea di principio.
Ma promettere contemporaneamente meno tasse e p
Berlusca è politicamente inutile.
Deve rassegnarsi alla sanzione del tempo, ed a quella del suo precedente insuccesso.
Gli mancano le basi del liberalismo libertario.
Non può capire.
Il suo compito l’ha svolto: ha salvato la SUA baracca.