di REDAZIONE
L'agiografia imperante lo descrive così: eroico, giovane, agile, pieno di coraggio e pronto alla sfida, alla lotta col gigante. Robetta insomma... Enrico Letta ha presentato alle Camere il suo neonato governo delle larghe intese, spronando ministri e Parlamento a gettare lontano la corazza delle incomprensioni durate vent'anni e abbattere con sassi e fionda i giganteschi problemi che impediscono al Paese di entrare nella Terza Repubblica.
E ottiene la fiducia da Montecitorio con 453 sì. Oggi il via libera definitivo dal Senato. In 50 minuti di discorso Letta chiede la fiducia e alla fine può contare sull'annunciato sostegno di Pd-Pdl-Scelta Civica e sulla astensione della Lega, mentre Sel, Fratelli d'Italia e M5s votano contro.
Il programma è di legislatura, almeno nelle intenzioni: stop dell'Imu a giugno (per poi rivedere la politica fiscale sulla casa nel suo complesso, ma intanto il Pdl registra una apertura non da poco alle sue richieste), rinuncia all'aum
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