di REDAZIONE
La rincorsa dell'euro al dollaro subisce una battuta d'arresto, con i Paesi emergenti che scaricano la moneta unica. Nel 2012 le banche centrali dei Paesi emergenti hanno ridotto le proprie riserve in euro dell'8%, vendendone 45 miliardi: la moneta unica rappresenta ora solo il 24% delle loro riserve, il livello piu' basso dal 2002 dopo il picco del 31% nel 2009. Il dollaro resta stabile al 60% delle riserve. I dati - riporta il Financial Times - mostrano ''i danni che la crisi del debito europea ha causato allo status dell'euro sui mercati internazionali'': ''la scelta della composizione delle riserve invia infatti un chiaro messaggio sulla valuta che i Paesi emergenti ritengono piu' stabile, sicura e liquida''. L'euro potra' riconquistare il proprio fascino se l'Europa si muovera' verso un'unione fiscale e un singolo mercato dei bond. Ma il suo momento potrebbe anche essere passato con i grandi cambiamenti in corso nell'economia globale che spingono le valute dei Paes
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