di PAOLO L. BERNARDINI
L’editore liberilibri di Macerata, da decenni fiero e costante diffusore del miglior pensiero liberale classico internazionale in Italia, ha dato alle stampe un’operetta di metà Settecento, i “Pensieri sulla libertà civile”, di Peter Forsskâl, per le cure di Elisa Bianco (pp. 116, euro 14), che costituisce non solo un contributo alla storia della libertà di stampa, ma anche un oggetto di riflessione, per i suoi contenuti, che risulta attualissimo per la precisazione, a volte inquietante, dei contorni dell’autentico pensiero liberale, o, detto altrimenti, del pensiero liberale “autentico”. Non stupisce che all’indomani della sua uscita il lavoro abbia suscitato l’interesse, tra gli altri, di Dario Fertilio, il quale, in una breve recensione su “Il Corriere della Sera”, ne ha colto bene il paradosso. Come appare dal titolo stesso del pezzo di Fertilio, “Il padre della libertà di stampa? Un assolutista”, il terreno è di quelli mi
La libertà di stampa e di coscienza: non un grande passo avanti
