FONTE ORIGINALE: www.corriere.it di Enrico Marro
ROMA - Quando a dicembre, col decreto salva Italia, il governo Monti varò il SuperInps sembrò davvero una buona idea. Di mettere insieme l'Inps, che gestisce le pensioni dei lavoratori privati, l'Inpdap, che pensa invece ai dipendenti pubblici, e l'Enpals, il piccolo istituto del settore sport e spettacolo, se ne parlava da molti anni. E forse solo un governo tecnico poteva riuscire a vincere le mille resistenze politico-corporative. Sembrava davvero una bella idea inglobare nel più efficiente Inps, guidato da Antonio Mastrapasqua, il carrozzone Inpdap e tagliare gli sprechi. Tanto che la relazione tecnica al salva Italia quantificava in «non meno di 20 milioni di euro» i risparmi ottenibili già nel 2012, per poi salire a 50 milioni nel 2013 e a 100 milioni nel 2014. Solo che ora si scopre che l'accorpamento ha effetti devastanti sul bilancio del SuperInps.
Patrimonio a rischio
Nel giro di «pochi anni» si potrebbe arri
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