di MICHELE CORTI*
Quanti orsi sono arrivati questa primavera in Lombardia? Non si sa. Si sa che appaiono come grossi e pelosi folletti dalla Valchiavenna alla Valsassina, alle porte di Lecco alla periferia di Morbegno. Politici e burocrati delle moribonde provincie e della Regione Lombardia fanno a gara a sparare le più viete banalità sul plantigrado... “che testimonia di un ambiente rigenerato, di una ritrovata qualità ambientale, che favorisce il rilancio del turismo”. Peccato che la fiera dell’orso sia offerta ormai da più regioni e da diverse provincie e che, alla fine, tra la brutta copia e l’originale si finisca per scegliere l’originale. Il turista "orsomane" non opterà per le valli bergamasche, la Valtellina, la Valsassina ma preferirà l’originale: il Trentino, le Dolomiti (ormai dilatate sino a tutto il Trentino, come era successo ai tempi per la Brianza). Mal che vada nelle “Dolomiti” potrà vedere grossi e grassi orsi nel recinto dell’apposito cent
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