di MATTEO CORSINI
In tutte le istituzioni globali sorte nel secondo dopoguerra, gli Stati Uniti hanno un ruolo predominante, dovuto alla loro forza economica e militare. Ne sono sovente i maggiori finanziatori, quindi detengono anche (nella sostanza quando non nella forma) il maggior potere decisionale.
L'amministrazione Trump sta mettendo in discussione la partecipazione americana a molte di queste istituzioni, ed è un dato di fatto che, senza gli Stati Uniti, molti di questi organismi non potrebbero continuare a operare, quanto meno non con le dimensioni attuali. Caso emblematico è la Corte Penale Internazionale, non riconosciuta dagli Stati Uniti, che ha sin qui gestito in media poco più di un caso all'anno, impiega 900 persone e costa oltre 200 milioni di dollari all'anno.
Ammette Marc Champion, su Bloomberg Opinion, che "ci sono molte ragioni per criticare la Corte Penale Internazionale". Riconosce anche che "credere che la Corte possa agire da deterrente contro f