di GIORGIO CALABRESI
Alla faccia della sobrietà e dell'aplomb british, del professore misurato e via con varie balle di questo tenore. Nel pieno della campagna elettorale Mario Monti sta mostrando tutta la sua faccia, la sua aggressività malcelata, e arriva a paragonarsi addirittura a Gesù Cristo che ha devuto sorbirsi la sua via crucis al governo. E tanto per gradire dice che per lui il Quirinale sarebbe stato poca cosa, perché da lì avrebbe potuto incidere poco sui destini del Paese. Alla faccia!
Siamo davanti a um cambio di passo senza se e senza ma. Mario Monti, ospite a 'Porta a Porta', attacca Silvio Berlusconi e risponde piccato a Pier Luigi Bersani in merito alla ''polvere sotto il tappeto'' dei conti pubblici. Sara' l'aria elettorale ma il professore non risparmia colpi a nessuno, abbandona l'aria dell'accademico dimesso e mostra una nuova verve aggressiva. Cosi' il Cavaliere viene etichettato come ''un illusionista'', ''un pifferaio magico con i topini che vanno
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