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Roma e “metro c”: la capitale degli sprechi

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di REDAZIONE Doveva essere inaugurata per il Giubileo del 2000. Invece, della Metro C di Roma, restano ancora cantieri interminabili che ci costeranno quasi 6 miliardi di euro. Tra difficoltà di scavo, giri di subappalti e modifiche alle normative ambientali, i tempi biblici dell'opera pubblica più costosa d'Europa. L’Esposizione Universale del 1942; il Giubileo del 2000; le Olimpiadi romane, sia quelle del 2004 che quelle del 2020, entrambe saltate. Grandi eventi e scadenze improrogabili per la mobilità di Roma: l’obiettivo era, infatti, quello di migliorare e integrare le infrastrutture esistenti per facilitare l’enorme flusso di viaggiatori previsto. Questo il quadro in cui si inserisce la Metro C di Roma, terza linea su ferro della Capitale, ad oggi la più imponente, e onerosa, opera pubblica di tutta Europa. Ma dal ventennio fascista all'amministrazione Alemanno, passando per decine di consiliature, progetti di finanziamento e varianti in corso d’opera, a progred
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