di MATTEO CORSINI
Warren Mosler, uno dei guru della Modern Money Theory (MMT), è stato intervistato dal Sole 24 Ore; non un trafiletto da due domande, ma una intera pagina. D’altra parte, che in Italia piaccia l’idea che esista una via alla prosperità fatta di creazione di denaro dal nulla per monetizzare la spesa pubblica non è una novità. E sul giornale di Confindustria si appoggiava a denti stretti la necessità di contenere il deficit quando non c’era alcuna sponda a livello europeo per sostenere il contrario.
Ma la sospensione delle norme sulla finanza pubblica inaugurata lo scorso anno con la diffusione del Covid-19 ha risvegliato il keynesismo peninsulare dei cari vecchi anni Settanta. E, a onor del vero, la MMT sta vivendo il suo momento di gloria, dato che è stata praticata ampiamente nell’ultimo biennio, ancorché senza che ciò sia riconosciuto in modo esplicito, quanto meno dalle banche centrali.
Le quali devono mantenere l’etichetta formale di indip