FONTE ORIGINALE: www.lastampa.it di Gianluca Paolucci
"Siena è rossa, ma di vergogna", commenta un acuto osservatore delle faccende senesi, davanti a un caffè, le ultime rivelazioni sui buchi della banca. Anche perché le immagini migliori dello stato d’animo della città i senesi le hanno praticamente davanti agli occhi da 700 anni.
Il ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti, «Allegoria ed effetti del buono e del cattivo governo», mostra la città in rovina e le campagne abbandonate, se lasciate in mano al «cattivo governo». Roberto Barzanti, grande vecchio della sinistra locale, sindaco del Pci quando «il Monte» festeggiava i cinquecento anni di vita, fa risalire i mali odierni a una «superstiziosa senesità» che ha fatto sì che l’abbraccio tra politica e banca non venisse mai sciolto. «La trasformazione in Spa del vecchio istituto di diritto pubblico, nel 1995, è stata qui più travagliata che altrove - racconta l’uomo politico, a lungo parlamentare eu