di ROMANO BRACALINI
Il partito di Repubblica e i suoi sodali hanno già stilato il piano della campagna d’autunno. Se non si va alle elezioni anticipate - ma gli “strabilianti” successi di Monti (“l’Italia è salva con l’Europa”) per ora lo escluderebbero -, prende forma l’idea di un secondo mandato per il premier Monti e il suo esecutivo non eletto da nessuno. Ma questo è quesito di poco conto nell’Italia d’oggi dove la “democrazia” può essere sospesa impunemente. Democrazia - me ne rendo conto - è parola impropria; l’Italia è piuttosto una oligarchia e il governo che ci ritroviamo, nominato dall’alto, senza sanzione popolare, ne è la prova più schiacciante. ”Ignobile plebaglia” diceva Petrolini nei panni di Nerone.
La storia italiana ha una sua continuità esemplare. Jean-Jacques Rousseau ha detto: ”il popolo pensa di essere libero, ma si inganna gravemente; non lo è che durante le elezioni dei membri del Parlamento: appena questi sono
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