di GIANMARCO LUCCHI
Hanno incrociato le spade ieri, i due varesini, cioè Mario Monti e Roberto Maroni. E la provenienza da Varese pare essere l'unico vero punto di contatto fra i due. Monti, intervenendo al Forum di Cernobbio, comincia con una carezza, dicendo che il leghista sarebbe stato ministro dell'Interno anche del suo governo se la maggioranza fosse stata più ampia (quindi con dentro la Lega) e se il presidente della Repubblica avesse voluto. Dunque, così dicendo il premier riconosce il lavoro svolto da Maroni nel precedente governo. Ma le note positive finiscono qui e infatti usando le parole più come un macete che come un fioretto, Monti ha parlato di un «Maroni astorico» perchè non è possibile «che chi ha fatto parte, in posizione eminente, di governi che hanno governato per otto degli ultimi 11 mesi possa seriamente credere alle cose che ha detto». Fra l'altro, l'ex ministro ha ripetuto che bisogna tagliare le tasse e ha detto che se si riducesse del 15% la pres
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