di MATTEO CORSINI
Tra le tante raccolte di norme che con le quali si ha a che fare quotidianamente, il codice della strada è probabilmente quella che mi risulta meno digeribile, in particolare nelle parti in cui sono riportate le sanzioni. Soprattutto nel caso dei vigili urbani, la mia sensazione è che il codice della strada rappresenti il mezzo tramite il quale raggiungere il fine, che è trovare un modo per rimpinguare le casse comunali. Alcuni di loro, particolarmente zelanti, assumono anche un atteggiamento che oscilla tra il sadico e il paternalistico quando sanzionano l'automobilista che ha violato una o più norme del codice.
Va detto, peraltro, che non sono i vigili ad aver scritto quelle norme, bensì politici che, con la scusa della sicurezza, hanno progressivamente reso impossibile per chiunque vada per strada non violare neppure un articolo del codice. Nonostante gli innegabili progressi compiuti negli ultimi decenni nel settore automobilistico quanto a sistemi fren
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