di REDAZIONE
C'e' chi come l'Organizzazione mondiale della sanità la definisce una 'decisione storica', e chi come invece le multinazionali del tabacco pensa che sia 'un regalo al contrabbando', ma la decisione dell'Alta Corte australiana che di fatto impone dal primo dicembre l'uso di pacchetti di sigarette 'anonimi' e' comunque destinata a fare proseliti, anche dall'altra parte del mondo. Al coro di commenti positivi si e' anche aggiunto quello della Commissione Ue, che potrebbe studiare il modo di adottare anche da noi un provvedimento simile. "La Commissione Europea - ha affermato il portavoce Antony Gavrili - segue da vicino quanto fatto in Australia. Attualmente stiamo discutendo tante opzioni, compresa quella del 'plain packaging', ma c'‚ ancora molto da fare".
Sull'ipotesi di uno sbarco in Europa dei pacchetti 'generici' di colore olivastro e con foto shock sugli effetti del fumo come quelli australiani si sono gia' espresse 'preventivamente' anche le industrie del tab
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