di GIANMARCO LUCCHI
Le primarie del Pd, giunte all'ultimo miglio, si stanno trasformando in una guerra senza quartiere, una roba da "parenti serpenti". La battaglia principale è intorno al tesoretto' che conta oltre 128 mila potenziali elettori (solo tra i 'ritardatari') e ogni scheda che domenica verra' inserita nell'urna vale oro. Ne e' consapevole Matteo Renzi che non attende nemmeno un'ora dall'invito dei Garanti a non gettare le primarie nel caos appellandosi alla sobrieta' del rottamatore, per fare la propria contromossa. Doppia. Dapprima fa spedire ai 128.733 cittadini che hanno ''espresso la volontà di partecipare a questa occasione di rinnovamento dell' Italia con lo strumento delle primarie'', una lettera inviata da www.domenicavoto.com per invitarli - ignorando pertanto la chiusura ufficiale dei Garanti - ''a recarsi al seggio con l' email stampata e chiedere di votare''. E poi, tramite il suo Comitato, ricorrendo contro la decisione - unanime - del colleg
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