FONTE ORIGINALE: www.corriere.it di Diego Colombo
MILANO - Il primo a non crederci è proprio lui. Guarda il video della sala stampa del municipio su cui scorrono i risultati definitivi e si passa una mano nei capelli bianchi. Caimi 3.867 voti, Taveggia 3.866. Infila di nuovo gli occhiali e torna a guardare lo schermo più da vicino. No, non si è sbagliato Gianni Caimi (nella foto), il candidato di Pd, Idv e Sinistra e Ambiente: per un solo voto di differenza è lui il sindaco di Meda. Un successo insperato il suo, ma anche appeso a un filo per due schede contestate alla sezione numero 7, che i leghisti rivendicano per il loro candidato sindaco e che, se assegnate, ribalterebbero il risultato. E’ quanto spera il borgomastro uscente del Carroccio, quel Giorgio Taveggia che aveva già conquistato per ben tre volte la poltrona di sindaco di Meda e che puntava, convinto di farcela, al suo quarto mandato. Invece il candidato lumbard si è fermato a un soffio dalla vittoria, un 49