di REDAZIONE
La Bce, come ampiamente scontato, ha lasciato il costo del denaro allo 0,75%, il minimo storico. Nel corso della consueta conferenza stampa, il presidente dell'Eurotower, Mario Draghi, ha confermato la debole congiuntura dell'economia dell'Eurozona. La fase attuale e' caratterizzata da ''nuovi segnali di stabilizzazione'', ma l'anno in corso prefigura due differenti scenari.
Prima parte difficile con ulteriore indebolimento della dinamica ciclica, poi ''graduale ripresa dell'attivita' economica nella seconda parte dell'anno''. Una situazione che ha indotto lo staff delle Bce a tagliare le previsioni sul Pil dell'Eurozona del 2013 da -0,3% a -0,5%, limatura anche per il 2014 che passa da +1,2% a +1,0%. Ma il numero uno dell'Eurotower ha assicurato che la politica monetaria ''restera' accomodante'' pronta a sostenere l'economia. Una posizione favorita anche dallo scenario inflazionistico: 1,6% quest'anno, +1,4% il prossimo.
In entrambi i casi ben al di sotto del