di GILBERTO ONETO
Le peggiori porcate politiche vengono fatte passare attorno a Ferragosto profittando della generale distrazione. Quest’anno se ne è fatta una davvero grossa: la modifica del Titolo V con la riforma del Senato. Quasi tutti hanno puntato l’attenzione sulla paccottiglia normativa del Senato: nomine o elezioni, immunità, numero degli scranni eccetera. Quasi nessuno si è occupato del ritorno indietro di quarant’anni nella restaurazione centralista e statalista che cancella le Province, scompiglia i Comuni e castra le Regioni. La trovata è stata preceduta da una ben orchestrata campagna di denigrazione e colpevolizzazione degli Enti locali: le Province sono inutili, i Comuni sono troppi ed inefficienti, le Regioni sono covo di malaffare e di spreco di pubblico denaro. Bisogna ammettere che troppi politici ed amministratori locali si siano ben volentieri prestati all’opera di sputtanamento delle autonomie e poco consola che la più parte di loro sgavazzi a sud
L’osteria del traditùr.
Continuo ad ammirare gli sforzi che lo stimato Gilberto Oneto compie nel tentativo di assolvere almeno in parte la banda dei barlafusi in cravatta verde impegnata in questi giorni in una commendevole tenzone giudiziaria per la riscossione di vitalizi milionari. Se anche potessimo assolvere la lega per tutte le vaccate che ha compiuto negli ultimi anni, non dovremmo mai dimenticare che questo partito ha saputo allontanare milioni di lombardi e veneti dalla battaglia autonomista prima e indipendentista poi, a causa della propria totale inaffidabilità e impresentabilità intellettuale, ancora prima di quella morale. Perché non accantonare una volta per tutte questa masnada di saltimbanchi abbarbicati alla sedia, cercando di radunare qualche persona seria e credibile su cui puntare? Davvero pensiamo che gli unici sostenitori possibili siano quelli con l’elmo cornuto che si fanno incantare dai rutti a 80 decibel? Dopo tutto ai tempi d’oro Miglio rubava la scena a Bossi, e per questo fu emarginato.
Una cosa distingue le popolazioni nordiche da quelle mediterranee: le seconde sono fataliste, “è la volontà di Dio (Allah)”, le prime invece seguono il principio del “aiutati che Dio t’aiuta” (molto calvinista).
Per me la frase di Miglio sulla Padania che arriverà perché è nella forza delle cose è molto mediterranea. Io non sono mediterraneo ma mi pare di essere l’unico. Si parla, si parla, ma di concreto non vedo mai nulla, abbiate pazienza ma di morire italiano non ne ho nessunissima voglia, non ho mica ammazzato qualcuno per subire una tale pena….
Miglio mediterraneo? Mmm, sublime.
Si è esagerato ma come ho detto attendere che la Padania arrivi da sola a me non va proprio giù. Concordo sul fatto che ormai sia un processo inevitabile ma se accadrà quando avrò novantanni la cosa non è che mi interessi molto….
Calderoli ristoratore? Sperèm!!!!!!
Il discutibile Gilberto Oneto