di DANIELE V. COMERO
Da gennaio a oggi i leader politici sono riusciti a menare il can per l’aia, con l’abilità dei consumati professionisti. Prima hanno inventato il tavolo A-B-C (Alfano-Bersani-Casini), con caminetto e foto ricordo, poi ricollocato in un sottoscala della Camera, dopo di che hanno stabilito che la materia poteva essere trattata solo da una categoria nuova di tecnici in campo elettorale: gli “sherpa” ovvero La Russa, Verdini, Adornato, Bressa ecc…, con a capo un signore, che tutti pensavano in pensione, l’ex-presidente della Camera Luciano Violante. Qualcosa pare che abbiano prodotto prima delle elezioni comunali del 6/7 maggio, subito accantonato quando hanno visto che le cose si stavano mettendo male con l’ascesa di Beppe Grillo e il tracollo elettorale dei partiti tradizionali. Bozze di accordo sono transitate sopra e sotto i tavoli, con un continuo rinvio della soluzione parlamentare, per arrivare infine alle mitiche tre settimane pronosticate da