di MATTEO CORSINI
Pur non essendo riuscita a ottenere un ministero (i maligni sostengono che ciò sia dovuto ad alcune posizioni critiche avute in passato nei confronti di Luigi Di Maio), l’autoproclamata “esperta” Laura Castelli è divenuta viceministro dell’Economia. In attesa di sapere di cosa si occuperà ha affermato: “Le deleghe non sono state ancora decise, ma sicuramente mi occuperò di finanza pubblica e programmazione.”
Chi temeva Paolo Savona, può sperare solo che Castelli non programmi altro se non la propria agenda per il tempo libero, perché già la programmazione, come tutto ciò che odora di socialismo, è foriera di disastri. Se poi a programmare è gente come Castelli, i guai per la finanza pubblica, ossia, in ultima analisi, per chi paga le tasse, potrebbero essere seri.
Secondo Castelli, infatti, “la volontà politica di riduzione del debito è sempre più necessaria”. Indubbiamente, ma come fare? Ecco: “Il modello economico dell'esecuti