di DANIELE VITTORIO COMERO
Repubblica titola così: «Il segretario del Pd, "Se perdessi sarei un pollo"». In attesa di conoscere la verità su Bersani, già si può dire che, volenti o nolenti, la figura dei polli da batteria, in questa strana campagna elettorale della sinistra, l’abbiamo già fatta noi. Siamo stati sequestrati, evidentemente contro la nostra volontà, rinchiusi in un gioco infernale chiamato “primarie”. Al quale non c’è verso di sottrarsi, non si parla d’altro in tutti i TG, in radio e nel web. Mai come in questa occasione si è toccato con mano che cosa vuol dire “videocrazia”.
Tutte le televisioni importanti, i canali della Rai, di Mediaset e de La7 sono stati, e lo sono tutt’ora, occupati quasi militarmente dai candidati del PD, Bersani e Renzi. Ma, che cosa sono queste primarie del centrosinistra? La caratteristica principale è quella di essere un “procedimento finalizzato a selezionare i candidati per le successive elezioni di cariche
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