di REDAZIONE
International Man: L'Unione Sovietica usava la diagnosi di malattia mentale come strumento per mettere a tacere i dissidenti politici. Era una pratica nota come "repressione psichiatrica". I dissidenti che si esprimevano contro il governo venivano spesso dichiarati pazzi e internati forzatamente in ospedali psichiatrici, dove il governo li sottoponeva a trattamenti disumani e abusi. Le diagnosi erano spesso basate su criteri politici piuttosto che medici e venivano utilizzate come mezzo di punizione e controllo. Cosa pensi di questa pratica?
Doug Casey: Beh, prima di addentrarci in ciò che è accaduto in Unione Sovietica e in ciò che sembra stia accadendo ora negli Stati Uniti, dobbiamo innanzitutto affrontare la validità della psichiatria come scienza e la malattia mentale come vera e propria malattia.
Il dott. Thomas Szasz, morto qualche anno fa, sostenne che la malattia mentale non è un concetto medico e non ha una base biologica. Credeva che ciò che