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Quel tre per cento non sia un tabù

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di ALTRE FONTI La politica di bilancio in Italia è vincolata da puntuali regole europee. Esse prevedono che un Paese mantenga piena flessibilità nei propri conti pubblici solo se il suo deficit è inferiore al 3% del Prodotto interno lordo. Ad esempio la Germania, che quest'anno prevede di chiudere il bilancio in pareggio, potrebbe, se volesse, varare investimenti pubblici per 80 miliardi di euro (tre punti di Pil) perché rimarrebbe entro la soglia massima. Invece la Francia, che prevede un deficit del 4%, deve ridurlo e non le è consentito scorporare gli investimenti pubblici, né tener conto dell'effetto della recessione sui propri conti. Il Documento di economia e finanza (Def) che il ministro Saccomanni presenta al Parlamento la prossima settimana, confermerà per quest'anno l'impegno annunciato due mesi fa dal governo Monti, cioè un deficit non superiore al 3%. E ciò nonostante il perdurare della recessione che renderà più difficile rimanere sotto il 3%. Sulla base d
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