di MATTEO CORSINI
Occupandosi di statistiche relative all’economia cinese, Fabrizio Galimberti esordisce ricordando che parecchi analisti nutrono dubbi sull’affidabilità di quei numeri: “Gli attacchi alle statistiche cinesi sono quasi uno “sport nazionale” per gli analisti. Tassi di crescita del Pil alti e sospettosamente stabili inducono a pensare che i dati siano “fabbricati” e volti a mostrare i muscoli dell’economia più che una obiettiva rappresentazione degli alti e bassi del ciclo”.
In effetti credo sia più che legittimo nutrire qualche dubbio sui numeri elaborati dall’istituto di statistica governativo, non fosse altro per il fatto che gli obiettivi posti dal partito unico nei piani quinquennali vengono puntualmente “pennellati” con una precisione pressoché al centesimo, quando non addirittura superati. Ma Galimberti, citando uno studio del National Bureau of Economic Research americano, avverte che la crescita del Pil cinese potrebbe essere, in
I cinesi sono speciali… sono formiche per organizzazione e senso della disciplina… noi occidentali non siamo comparabili… nella realizzazione di un programma economico importante non li batteremo mai, anche se individualmente abbiamo eccellenze in ogni campo, compreso quello finanziario…. straricchi ci sono anche qui…