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Referendum: si o no? meglio far saltare per aria questa italia

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di GIANLUCA MARCHI Ammetto di non essere affatto coinvolto nel dibattito sul prossimo referendum confermativo della riforma costituzionale targata dal tandem Renzi-Boschi. Dell'italia, intesa come realtà statuale, ormai da tempo non mi interessa più nulla. Mi piacerebbe soltanto, prima o poi, che saltasse per aria questo moloch mefitico che è lo stato italico - saltare per aria metaforicamente parlando si intenda, perché se non lo specifico capace che qualche magistrato stavolta mi voglia mettere in gabbia, dopo che nell'inchiesta del 2014 sui secessionisti sono stato "solo" indagato per associazione finalizzata al terrorismo, indagato tutt'ora in attesa di rinvio a giudizio (probabile) o di archiviazione. Sono disposto a farmi attivamente coinvolgere solo davanti a uno strumento politico capace in definitiva, se in grado di ottenere consenso, di disarticolare lo stato centralista in mille pezzi. E poi che ogni comunità territoriale si organizzi come crede. Tutto il resto
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6 COMMENTS

  1. Il guaio è che lombardi e veneti si sono rassegnati a restare sudditi dell’occupante italiota.
    Dal Veneto: Giuseppe Zaro

  2. Mah, io consigliavo di non andare a votare per non legittimare la BANDA DEI QUATTRO.
    Poi viste le % e pensandoci su un po’ ho pensato che forse (tutto provvisorio in questo stato) e’ meglio andare a metterci sta kax di X dove conviene e molti non lo sanno dov’e’ la convenienza e ci rimettono.
    Ieri sera ad un meeting pensionistico (eravamo tutti in pensione) uno mi dice che lui non va a votare.
    Beh, kax, questi hanno letto nel mio pensiero di alcuni tempi fa..?
    Pare di si.
    Allora spiegai loro che se ci fosse una astensione massiccia il non andare e’ valido, ma fin che abbiamo le solite note di % meglio andar votare e per il NO in questo caso.
    Fui aggredito verbalmente: …allora tu non vuoi cambiare…
    No. Io voglio davvero cambiare ma non si cambia fin che siamo a queste condizioni di Titanic in corsa per i fondi marini.
    Oggi, votare SI o NO e’ idem con patate, anzi, con PANTALONI.
    E’ il sistema che va cambiato e per farlo bisogna BRUCIARE la carta piu’ bella del mondo e prendendone un’altra vergine, riscrivere tutto.
    Cosi’ chiesi a uno piu’ scaltro: hai mai letto l’art.n.1..? Rimasto un po’ sbilanciato… non lo sapeva e poi perche’ uno deve saperlo..?
    Beh, ti do un compito per casa: leggilo bene e poi dimmi se scopri la TRUFFA (peggio di quella del 1866) che in esso c’e’..!!
    Non so come mai i costituzionalisti non lo abbiano gia’ scoperto o sono venduti al re..?
    Non sapro’ mai se lo scoprira’ perche’ chissa’ quando ci rivedremo ancora.
    Poi incalzai, visto che avevo la parola, sul fatto che l’italia e’ KOMUNISTA.
    Ahaaaa…
    Apriti cielo…
    In coro quasi mi dissero: …l komunismo non c’e’ piu’..??
    Ah si..? Eccoli qua sti addormentati.
    Il komunismo e’ un CAMALEONTE… e’ invisibile ma ocio: DAI FATTI LO RICONOSCERETE… non l’ho inventato io ma sta scritto.
    C’e’ per fino negli USA. Ecc. ecc. ecc..
    Mi scappa da ridere a pensarci, ma si convinsero che la vedevo giusta.
    Bon, speriamo se no politicamente parlando, ci vorrebbe una ghigliottina e giu’ teste…
    Un tempo tagliavano anzi, staccavano dal corpo, quelle dei sangue blu’, e oggi quale sangue devono avere per condannarli al distacco (non sindacale)..?
    Mi sembra di essere al Crozza palco. E’ davvero comica tutta sta faccenda trikolorita.
    Buttiamola cosi’ altrimenti l’affare diventa duro…
    AUGURI A TUTTI.

  3. Non voto su materie che interessano esclusivamente il ceto politico delinquenziale per rese dei conti partitiche.
    Mi attiverò quando si tratterà di riforme e azioni volti all’introduzione di un sistema referendario come in Svizzera.
    Mi sa che aspetterò molto.

  4. Votare Si o No cambierà poco e nulla dell’Italia intesa come organismo creato da una stratificazione di 155 anni, dove, come in tutti gli organismi, tutte le parti si tengono. Per quanto mi riguarda a questo punto voterò Si, tenendo presente i seguenti fatti: L’UE, Obama e l’establishment finanziario internazionale tifano per il SI, ovviamente non perché gliene freghi qualcosa della costituzione più bella del mondo e relative modifiche, ma perché desiderano la stabilità politica del paese e un leader, Renzi, che in qualche modo “garantisca” la sostenibilità del suo debito. Se vincesse il No Renzi diventerebbe “lame duck” e l’attuale accozzaglia del No esprimerebbe, che so, un triumvirato Brunetta-Salvini-5stelle (Luiggggi di Maio o Alessandro Di Bbbbbattista?) incaricato di riportare il paese al proporzionale puro, dove ciascun pezzo della partitocrazia possa avere il suo, e magari, che so, nominare lo Tzipras de noantri al posto di Renzi. Consguenze? Immaginabili, direi. Quindi voto Si.

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