di MATTEO CORSINI
"La strategia è chiara: intanto combattiamo l'evasione. Se paghiamo tutti, paghiamo meno". Come è noto, negli ultimi giorni Matteo Renzi ha cercato di rilanciare il consenso verso il proprio governo annunciando tagli fiscali per circa 50 miliardi entro fine legislatura. Lui parla di nuovi tagli ritenendo di averne già fatti, anche se una logica stringente vorrebbe che le tasse siano calate quando tutti pagano meno, e non quando si lima un tributo aumentandone altri, come è avvenuto finora.
Ovviamente c'è il problema di far quadrare i conti, ossia di evitare di finanziare (interamente) in deficit l'ipotizzato taglio delle tasse. Considerando che mancano ancora all'appello i soldi per evitare l'incremento di Iva e accise con decorrenza gennaio 2016, non si tratta di una questione banale.
Renzi parte quindi da uno slogan (ab)usato da tutti i politici di ogni schieramento ed epoca: pagare tutti per pagare meno. Quindi: combattere l'evasione fiscale. Non vo
Qui sappiamo tutti, numeri alla mano, che lo stato rincorre una spesa fuori controllo.
Lo fa con maggiori tasse , con l’indebitamento e con trucchi contabili.
Esiste un circolo vizioso che inizia dalla maggiore ed incoercibile spesa pubblica.
Niente altro.