di MATTEO CORSINI
E’ da poco uscita la nuova fatica letteraria di Matteo Renzi: “La mossa del Cavallo”. Una delle idee renziane contenute nel libro e sulla quale punta lo stesso Renzi per fare pubblicità e vedere di aumentare le vendite (se non i voti di Italia Viva), è quella di una sorta di voluntary disclosure sul contante, per “andare verso una cashless society”. Sostiene Renzi:
“Dobbiamo superare il contante, dobbiamo andare verso la cashless society. Ci sono vari sistemi, io penso che la prospettiva sia il telefonino ma l'idea di fondo è quella di fare una voluntary disclosure del contante: tiro fuori il contante, pago una tassa, ricevo la possibilità di non essere perseguito: in questo modo ci sarebbero 100 miliardi immessi nel mercato. Mi attaccheranno su questo ma è un principio sacrosanto.”
Credo che ognuno dovrebbe essere libero di usare lo strumento di pagamento che preferisce, quindi le spinte più o meno gentili verso l’abbandono del cash
E’ più inflazionistico il danaro contante o quello depositato su un conto corrente? Probabilmente nessuno dei Mattei in circolazione ne parlamento ne ha la minima idea. Quanto alla libertà di operare in contanti, ormai prevale la vulgata della presunta evasione (la legittima difesa si applica solo se ti hanno preavvisato che vogliono ucciderti; e comunque non vale se la vittima è il portafoglio e l’aggressore è Robin Hood)!
E’ più inflazionistico il danaro contante o quello depositato su un conto corrente? Probabilmente nessuno dei Mattei in circolazione ne parlamento ne ha la minima idea. Quanto alla libertà di operare in contanti, ormai prevale la vulgata della presunta evasione (la legittima difesa si applica solo se ti hanno preavvisato che vogliono ucciderti; e comunque non vale se la vittima è il portafoglio e l’aggressore è Robin Hood)