di REDAZIONE
Ancora nell’occhio del ciclone i rimborsi regionali del consigliere uscente della Lega Claudo Bottari. Due in particolare, individuati e resi noti da Roberto Lamagni, ex compagno di partito e attualmente consigliere comunale a Castel Goffredo. Scorrendo la lista delle spese contestate dalla Guardia di Finanza all’esponente del Carroccio e pubblicate dal nostro giornale l’antivigilia di Natale, Lamagni osserva due circostanze piuttosto curiose. «Tra i rimborsi, alla data dell’11 ottobre 2010, - commenta l’ex leghista - ho notato uno scontrino di 20,70 euro rilasciato da una caffetteria. Ebbene, quel giorno Bottari era ad Asola dal giudice di pace, per un’udienza dove io ero l’imputato e lui l’accusatore. Prima del processo ci siamo trovati in quella caffetteria: Bottari con il suo avvocato e due testimoni, io con il mio e tre testimoni. Mi chiedo quindi se quello scontrino sia lo stesso emesso ad Asola». Per Lamagni non si tratta di una semplice curiosi
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