di REDAZIONE
Duecento miliardi di euro per incentivi alle fonti rinnovabili elettriche in Italia nei prossimi vent'anni, dal 2013 al 2032. Un valore consistente quello stimato da Assoelettrica e basata sui dati dell'Autorità per l'energia e il Gestore dei servizi elettrici (Gse). La previsione, che valuta un totale di 220 miliardi dal 2009 al 2032, indica il picco di spesa nel 2016 quando si supereranno i 12,5 miliardi di euro di incentivi, che corrispondono a circa 200 euro per ogni cittadino. Una spesa che, se non si modifichera' la situazione attuale - osserva l'associazione che aderisce a Confindustria - gravera' sulle bollette elettriche di cittadini ed aziende. Le utenze domestiche rappresentano il 22% circa della domanda italiana di energia elettrica, le altre utenze il rimanente 78%, quindi la gran parte di questi incentivi finira' per essere a carico dell'industria e delle PMI.
''Dunque - rileva Assoelettrica - se solo un quarto del costo degli incentivi pesera' diretta
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