di REDAZIONE
Le imprese di ristorazione aderenti a Fipe-Confcommercio hanno espresso forti preoccupazioni per la situazione economica dopo una Pasqua deludente. Ad alimentare il malessere è il conclamato stato di crisi economica che non ha risparmiato alcuno, dalle aziende di medie dimensioni che operano nella ristorazione moderna alle aziende piccolissime a carattere familiare se non addirittura individuale.
Secondo i dati del Centro studi Fipe - come riporta l'agenzia di stampa AGI - la differenza degli ultimi tre anni fra il numero delle imprese aperte e di quelle cessate da' un risultato negativo pari a 25mila unita'; vale a dire che il 10% circa dell'intero settore dei pubblici esercizi ha chiuso definitivamente i battenti. Nella sola Sicilia nel settore dei pubblici esercizi circa seimila persone hanno perso il posto di lavoro.
Ad appesantire la situazione è anche la concorrenza sleale rappresentata da una somministrazione parallela che non deve sottostare alle osserva
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