di DARIO PEDERZANI*
Ho assistito con profonda delusione allo spettacolo di Benigni dedicato alla Costituzione italiana, descritta sorprendentemente e incautamente come la più bella del mondo. Il titolo del programma rimandava all'idea di una trasmissione di informazione storico-giuridica che argomentasse questa presunta superiorità della Costituzione italiana su quelle straniere, invece si e' assistito a una celebrazione pomposamente retorica della Carta e nulla di più (infatti non esiste costituzionalista al mondo che abbia mai avuto l'ardire di eleggere la Costituzione italiana a modello da imitare). Purtroppo, come spesso accade, la volontà propagandistica offende la verità storica.
Non e' vero, come ha detto Benigni, che la Dichiarazione universale dei diritto dell'uomo (approvata dalle Nazioni Unite nel 1948) ha tratto ispirazione dalla Costituzione italiana (approvata nel 1947) perché, in primo luogo, la storia dell'elaborazione dei diritti fondamentali dell'uomo
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