di TONY SENATORE
“Il principale e grave errore della teoria organizzativa del Partito Comunista non fu, come avrebbero voluto i critici menscevichi all'interno del marxismo, l'enfasi di Lenin sulla divisione del lavoro e sull'importanza della teoria rivoluzionaria. Piuttosto, fu l'atteggiamento crescente di Lenin e in particolare dei suoi seguaci, secondo cui il Partito, in quanto strumento della storia, aveva sempre ragione nelle sue decisioni; in breve, fu l'attribuzione della ragione e dell'oggettività non a un'analisi razionale del mondo reale, ma a un gruppo specifico di persone: la dirigenza del Partito. In questo modo, l'obiettivo comunista dell'oggettività si impantanò nella soggettività di singole persone”.
La citazione riportata sopra, una sorprendente accusa ai fallimenti dell'ideologia marxista/leninista, è di Murray Rothbard, economista americano della scuola austriaca e figura centrale del movimento libertario americano del XX secolo. Nel 1977, Rothbard