di GIANMARCO LUCCHI
"Se mi proponessero oggi lo scambio fra Renzi e Putin non ci penserei due volte, sceglierei Putin senza pensarci!". Da consumato "utilizzatore" della platea mediatica (un codazzo di giornalisti o aspiranti tali, di cineoperatori e di qualche tradizionale fotografo sopravvissuto ai cambiamenti imposti dalle nuove tecnologie), Matteo Salvini ha concluso con la frase ad effetto, buona per finire nei titoli, il suo breve intervento svolto questa mattina in apertura del convegno milanese su Russia e Crimea, organizzato dall'Associazione culturale Lombardia Russia, presieduta da Gianluca Savoini, che del segretario federale è il portavoce. Un appuntamento più che altro rivolto agli imprenditori "padani" (oddio il termine non riecheggia ormai più, ma vi ricorro io e amen) che intendono sfruttare le opportunità lavorative offerte dalla ricostruzione di una Crimea staccatasi dall'Ucraina con un referendum ed entrata definitivamente nell'area di influenza della Russia