di TONTOLO
Oggi, mi ha scritto una cittadina indignata e le sue parole mi son sembrate meritorie di essere riportate in questa mia rubrichetta che il direttore, con generosità, mi concede.
Dice la signora: "Le decisioni dell’attuale governo Monti non sono guidate né da criteri di giustizia né di equità perché si accaniscono su cittadini lavoratori dipendenti che hanno lavorato per 40 anni pagando onerosi contributi ed assistendo ad un progressivo aumento del carico di lavoro sulle loro spalle mentre, nel frattempo, migliaia di giovani sono rimasti fuori dal mondo del lavoro.
Considerare un “privilegio” una anzianità di 40 anni per uscire dal mondo del lavoro è una proposta vergognosa, come è vergognoso considerare intangibili molti diritti acquisiti di intere generazioni che hanno lavorato 15 – 20 – 25 – 30 – 35 anni della loro vita pagando la metà dei contributi attuali ed ottenendo in cambio una pensione a vita spesso molto superiore agli attuali stipe
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