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Si accorgono solo adesso del rischio di una bolla

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di MATTEO CORSINI Donato Masciandaro ha recentemente commentato sul Sole 24Ore il monito del FMI circa i rischi di una nuova crisi causata dallo scoppio di una bolla finanziaria (meglio tardi che mai, si potrebbe dire): “Il Fondo monetario internazionale (Fmi) si è ieri aggiunto alla Banca dei regolamenti internazionali (Bis) nel mandare pubblicamente un monito a Paesi e mercati che suona più o meno così: c’è un rischio di recessione da bolla finanziaria che sotto alcuni aspetti ricorda quello che ha preceduto la Grande Crisi del 2008. Peccato che è un monito che nessuno vuol sentire. Sia tra i politici che tra i banchieri centrali. E quando ci sono allerta di pericolo a cui tutti sono sordi, il rischio che il pericolo diventi reale aumenta”. A onor del vero la BIS insiste su questo rischio da anni, peraltro inascoltata dai suoi soci, ossia le banche centrali. Il FMI fino a poco tempo fa sosteneva le politiche fiscali e monetarie espansive senza porsi tanti problemi.
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2 COMMENTS

  1. Il Paese vive da anni passando da una bolla all’altra, tutte ben nascoste attraverso le varie Redazioni di mercenari dell’Informazione sostenute dallo Stato. Naturalmente, tutte queste bolle sono arrivate al punto di scoppio e non reggono più la censura, debiti, disoccupazione, ingiustizie, ma ciò nonostante il gregge altamente confuso necessita un purgante da inchiodarli per settimane sull’evacuometro per indurli a meditare sugli errori elettorali del 4 Marzo. Sinistre e Destre reggono ancora il Banco mentre il Paese continua a sparire dal contesto mondiale del buon senso. Come dice Gentiloni, servono tanti milioni di Africani per sostituire gli Italiani che continuano ad abbandonare il Paese.

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