di REDAZIONE
Assunzioni pilotate da politici e burocrati soprattutto in concomitanza con le elezioni regionali, fondi pubblici assegnati a enti che in alcuni casi non hanno neppure una sede, assenza di controlli sull'efficacia dei corsi, una quantità di personale enorme, ben il 46% del totale dei dipendenti attivi nel resto del Paese e tre volte superiore alla sola Regione Lombardia. È l'impietosa analisi del settore della formazione professionale in Sicilia fatta dalla commissione d'inchiesta, guidata dal deputato del Pd Filippo Panarello, incaricata dall'Assemblea regionale siciliana di verificare cosa non va nel sistema dopo i rilievi della Corte dei conti e alcuni scandali. Dopo avere ascoltato per diverse settimane in audizione dirigenti regionali, operatori e sindacati, i commissari hanno appena concluso il lavoro, stilando la relazione conclusiva depositata a Palazzo dei Normanni e pronta per la discussione all'Assemblea regionale. Dal rapporto viene fuori un settore «mons
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