Sistri: si va verso la disobbedienza fiscale

di CARLO MELINA Si chiama Sistri, è il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, nato nel 2009 su iniziativa del Ministero dell'Ambiente, “nel più ampio quadro di innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione, per permettere l'informatizzazione dell'intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale”. Negli ultimi due anni è costato 70 milioni alle imprese, che entro il 30 aprile dovranno saldare il terzo contributo: altri 35 milioni di euro. Peccato che il sistema non sia mai entrato in funzione. Già dal 2010 il Sistri avrebbe dovuto semplificare le procedure e gli adempimenti, riducendo i costi sostenuti dalle imprese e permettendo di gestire in modo innovativo ed efficiente “un processo complesso e variegato con garanzie di maggiore trasparenza, conoscenza e prevenzione dell'illegalità”, come spiegato sul sito sistri.it. E invece, ancora nulla. Stando al decreto Mille Proroghe, il Sistema dovrebbe cominciare a funzionare a luglio