di RODOLFO PIVA
Relativamente alla situazione economica dello stato italiano nel quadro più ampio europeo e mondiale si può osservare un aspetto veramente stupefacente e degno di nota.
Oltre agli addetti ai lavori che si occupano, professionalmente, di economia a vari livelli e modalità, c’è una pletora di personaggi: mestieranti della politica, portaborse, uomini di spettacolo, guitti, ballerine, nullafacenti ecc. ecc. che sulle diverse reti televisive si improvvisano conoscitori della materia: parlano e straparlano sollevando solo un gran polverone in presenza di un conduttore il cui primo obiettivo è di fare audience indipendentemente dal fatto che, quella montagna di chiacchiere, sia di qualche utilità per i cittadini italiani vessati dal Tassator Cortese (Mario Monti) e preoccupati per il loro futuro e quello dei loro figli.
Facciamo un passo indietro, a circa un anno fa. Nel novembre 2011, a fronte di uno spread che galoppava verso quota 500 ed una situazione critica
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