di GERARDO COCO
Il commercio internazionale rischia di diventare qualcosa di patologico e i deficit commerciali una paranoia soprattutto dopo che Donald Trump ha minacciato revival protezionistici influenzato da quella diffusa convinzione che i deficit commerciali (l’eccesso di importazioni su esportazioni) sono sfavorevoli mentre i surplus sono la conditio sine qua non per prosperare. Convinzione ridicola basata sul fatto che chi esporta incassa denaro e chi importa se ne priva. Ma in un mondo di svalutazioni continue è meglio essere importatori di qualcosa di reale piuttosto che privarsene come esportatori per ricevere carta straccia. Convinzione anche dannosa in quanto le svalutazioni sovvenzionano chi importa e impoveriscono il paese che le attua perché le attività economiche e finanziarie denominate in valuta deprezzata diminuiscono tutte di valore. L’unico deficit sfavorevole è dunque quello di capacità di comprensione del funzionamento della bilancia dei pagamenti di