di GIANMARCO LUCCHI
A tre mesi dal terribile terremoto che ha colpito l'Emilia e non solo, il 70% del lavoro e' ripreso e stiamo parlando di attivita' produttiva in sicurezza, senza pericoli per chi lavora, pero' ci sono ancora operai che lavorano sotto tendoni con 40 gradi per tutta la giornata. La ricostruzione e' ripartita e, massimo per ottobre tutti gli sfollati dovrebbero avere un tetto sulla testa; a settembre e' inoltre garantita la ripresa dell'anno scolastico. La stessa assistenza sanitaria riesce a coprire tutti i cittadini. Ma i problemi da affrontare - rimarca il sindacalista - rimangono e sono molto gravi. Parliamo di 47 milioni di ore di cassa integrazione per un totale di circa 60.000 lavoratori coinvolti, ai quali vanno aggiunti i 39.000 lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell'evento sismico. Anche in Emilia la crisi non da' tregua ed il terremoto dello scorso maggio, che ha colpito importanti distretti industriali, ha aggravato la situazione. Questa è comunque
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