di GILBERTO ONETO
Anche uno che si chiama Esposito, che fa il senatore neo-comunista eletto in Piemonte, che fino all’altro giorno ha difeso il Tav della Val di Susa, oggi si dice pronto a cambiare idea perché i costi da 2,9 passerebbero a 7 miliardi. Alla buon’ora! Sono anni e anni che si ripete che l’aggeggio non serve a niente e a nessuno (salvo a chi gestisce e prende appalti), che è devastante e che diventerà un costo incontrollabile.
Eppure ci si sono incapponiti in tanti, a destra e a sinistra: forse proprio perché il mucchio da cui prendere era bello grosso e ce n’era per tutti.
Ad essere fermamente contro ci sono sempre stati gli ambientalisti dabbene, la gente di buon senso, gli autonomisti veri e – naturalmente – la gente della Valle.
A favore ci sono tutti partiti che contano. All’inizio non era proprio così: la Lega era contraria. Borghezio partecipava alle manifestazioni, una bella fetta dei sindaci anti-Tav della Valle erano leghisti e la
Dire che questo è un grande articolo è poco, è sminuirlo, ci troviamo difronte ad un pezzo semplicemente immenso, perchè coglie in pieno le esigenze della gente, muoversi nello stretto circondario delle grandi città neppure stra velocemente ma solo in maniera decente, senza che le merci corrano come a Daytona, ma sopratutto perchè è l’interpretazione più seria, profonda e umanamente sentita di cosa sia l’indipendentismo, lottare per la propria terra, tra la propria gente, cercare il beneficio della comunità e non il tornaconto di pochi e ovviamente sarebbe grasso che cola se Salvini dicesse “ci siamo sbagliati” e cacciasse via tutti gli smargnuffoni e i trafficoni vari che impestano la lega… gli stessi che a Bergamo vogliono costruire un’altra inutile autostrada la treviglio-bergamo.
Caro Gilberto sa che questo suo articolo non l’ho compreso del tutto?
Scritto con buona dose d’ironia, in particolare la frase “che voglia tornare a combattere le vecchie battaglie di libertà e autonomia …Di tornare a sventolare bandiere indipendentiste”.
Spronare chi e sperare in cosa?
A oggi vedo solo slogan che cavalcano problemi, felpe e magliette a profusione, ma sul articolo 1° dello statuto silenzio totale e relativi programmi zero.
Non mi stupirei più di tanto, visto le disinvolte piroette del segretario Salvini, che per fare una campagna elettorale degna per il sud si prospetti la riesumazione del progetto del ponte sullo stretto, come vanto del nuovo fronte di salvezza nazionale, per unire con l’alta velocità il nostro paese.
Impossibile?
E per l’Expò mafia free come la mettiamo?
Un Expò sul cibo e sul mangiare, appunto.
Ho battuto vie, piazze e convegni al tempo in cui la Lega credeva in ideali, per sostenere l’assurdità del No-Tav.
Assurdità tecnica perchè il problema dei trasporti in Italia ( trasporto merci e trasporto pendolari) non si risolve viaggiando a 300 km/h.
Assurdità tecnica perchè viaggiare a 220-240 km/h invece che a 300 permette di usare tecnologie molto meno costose ( adottate subito in Germania)
Assurdità economica perchè il costo e la resa economica del Tav non si sarebbero mai incrociati favorevolmente. E ora lo stanno scoprendo dati ( e non sogni) alla mano.
Certo che , come scrive Oneto la tazza è molto grande e c’è da intingere in biscotto per tutti, tanto sono quegli stupidi di cittadini a pagare con le tasse.
Poi però , dalla Lega gli idealisti se ne sono andati o sono stati cacciati e chi ha in mano ora il pallino è pronto ad ogni giro di boa.