Tra leghisti è in atto la guerra tra “tafazzi” e “candido”

di GIANFRANCESCO RUGGERI Tra leghisti, ex leghisti e anti leghisti è in atto una simpatica guerra verbale, che potremmo così sintetizzare: Tafazzi contro Candido. Tafazzi lo conoscete tutti, è il simpatico personaggio comico vestito tutto di nero con pannolone bianco ben in evidenza che si prende a bottigliate proprio li dove fa più male, esatto, sui gioielli di famiglia, e per questa sua stravagante passione è diventato il simbolo dell’autolesionismo. I leghisti ortodossi, i fazzolettini verdi d’ordinanza, hanno preso il vizio di definire Tafazzi tutti coloro che contestano le nuova linea ital-italic-italiona della Lega, ma sono Tafazzi anche coloro che più sommessamente esprimo solo qualche perplessità. Ci sono Tafazzi dappertutto, ottusi Tafazzi che non capiscono quale mirabolante, strabiliante, sberluccicante, sfavillante strategia stia portando avanti il buon Salvini. Come recita qualche intelligentone di periferia, Salvini sta facendo un capolavoro politico e gli